Solidità, utilità e bellezza, sono i tre cardini vitruviani di quella che può essere definita la “Metropolitana più bella del mondo”. Circa tre miliardi (uno, tutto speso, proveniente da fondi europei) per una delle più importanti opere pubbliche italiane che hanno cambiato il volto di Napoli e puntano a farlo ancora in futuro.
La Metropolitana ha messo la città di Napoli al passo con le grandi metropoli europee. Oggi circa 42 milioni di persone all’anno utilizzano la metro le cui stazioni sono a distanza pedonale da quasi metà della popolazione cittadina.
Un enorme passo in avanti per quanto riguarda la vivibilità dei napoletani e l’accoglienza dei turisti oltre al ruolo sociale rilevante per aver messo finalmente in connessione centro e periferia, Scampia con il Vomero e il Centro. La Metropolitana rappresenta anche una grande innovazione in termini di tecnologie e di scavi studiati dalle università di tutto il mondo per aver realizzato per esempio stazioni a 40 metri sotto il livello del mare, scavi grandi più dello stadio San Paolo e utilizzato tecniche all’avanguardia mondiale. La Metropolitana, infine, ha il grande pregio di aver messo in moto una grande macchina del tempo. Oltre duecentocinquanta milioni spesi in archeologia ci hanno fatto scoprire l’antico porto di Partenope con navi di oltre trenta metri e il luogo dove si trasferirono le Olimpiadi nel I secolo d.C. Un percorso nella storia che, attraverso i bastioni angioini, i ritrovamenti di età aragonese, arriva ai giorni nostri dove i più importanti architetti del mondo hanno potuto realizzare stazioni straordinarie che sono le sale di un grande “museo obbligatorio” per visitare le opere dei più apprezzati contemporanei, da Sol Lewitt a Michelangelo Pistoletto, da Mario Merz a Perino & Vele e Jannis Kounnellis.
La più grande operazione di arte pubblica gratuita d’Italia.
La Metropolitana di Napoli nei prossimi anni proseguirà il suo percorso unendo Capodichino alla città e mettendo in collegamento le tre porte d’accesso (porto, aeroporto e stazione ferroviaria), e avvicinando tutta l’area occidentale, attraverso Chiaja e la Villa Comunale, al centro. Si potrà andare in aeroporto dalla Mostra d’Oltremare, dal Vomero al Centro Direzionale, da Mergellina a Poggioreale.
Un’opera che rende la città più semplice da vivere e più bella.
Prof. Ennio Cascetta
Presidente Metropolitana di Napoli S.p.A.