In memoria del prof. Vincenzo Maria Greco, ispiratore e artefice della realizzazione della linea 1 della metropolitana di Napoli.

Il ricordo del prof. Paolo Carbone, presidente di Metropolitana di Napoli s.p.a.

La mia esperienza con il prof Vincenzo Greco è stata breve ma intensa.

Ci siamo conosciuti ad inizio 2022, qualche mese prima di diventare Presidente di M.N.

Come è abituale nell’era attuale, prima del nostro incontro mi informai on line su chi fosse e, purtroppo, i media, che si nutrono di toni scandalistici, non lo presentavano per la persona che era.

La conoscenza personale, infatti, mi rivelò subito il suo carattere solare. Una persona generosa e piena di doni intellettuali da offrire ad ogni suo interlocutore, che univa ad uno spirito allegro, foriero di battute con le quali riusciva a rasserenare questioni difficili.

Un uomo aperto, disponibile al dialogo anche serrato su temi complessi che spesso, sorprendentemente, conosceva meglio di un tecnico della materia; un uomo che, con dovizia di particolari, offriva ai suoi interlocutori una preziosa memoria di vicende personali e fatti storici.

Nell’ultimo periodo la nostra relazione personale si era intensificata, con diversi incontri a Roma e non solo a Napoli, quando veniva regolarmente a trovare il board di MN.

Ci frequentavamo di più perché credo che apprezzasse in me alcuni aspetti di moderazione e di visione nell’affrontare il mio incarico, aspetti che apparivano, ai suoi occhi di ‘democristiano di razza’, in parte affini al suo approccio: quello di avere come obiettivo l’interesse di M.N. nel suo complesso, indipendentemente dalle ragioni di ciascun singolo socio.

Era sempre felice nel giorno di San Vincenzo quando riceveva i miei auguri onomastici, quella ricorrenza era sempre un’occasione per riflettere sulle nostre tradizioni meridionali. Ne approfittava sempre per ricordare, quasi come un secondo padre, che anche il mio papà avrebbe festeggiato il suo onomastico quel giorno, pur se scomparso proprio nel 2022.

La sua perdita ci priva di un uomo vero, di qualità. Di una persona che con garbo e sagacia sapeva trovare il cammino giusto per tutti.

Ci consola solo il pensiero che abbia smesso di soffrire e che sia stato chiamato in cielo per offrire anche lì, con generosità, tra una chiacchiera e l’altra, i suoi preziosi doni.

Ciao, Vincenzo, grazie per quanto hai saputo darci: sarai sempre con noi nei nostri cuori.