I TRE PILASTRI DELLA METROPOLITANA PIÙ BELLA DEL MONDO
Negli ultimi decenni la qualità di vita a Napoli, città antica e costruita con sistemi urbanistici che risalgono all’impianto greco e romano, è migliorata significativamente grazie alla realizzazione di una delle più importanti opere pubbliche italiane.
Quella che è stata definita la ‘metropolitana più bella del mondo ha dotato la città di una rete di trasporti, per tanti versi, superiore agli standard di mobilità delle grandi metropoli mondiali.
Dopo averne iniziato la costruzione nel 1976, oggi MN S.p.A. (MN) è tuttora impegnata nel suo ampliamento.
Sostenibilità, capacità tecnologica e bellezza sono i pilastri del suo sviluppo anche per il futuro.
LA SOSTENIBILITÀ
La linea 1 e la linea 6, progettate sin dall’inizio con strutture predisposte per le disabilità, offrono una opportunità di mobilità per tutti i cittadini, con impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché con la capacità di un collegamento veloce di quartieri periferici al centro cittadino.
Le importanti ristrutturazioni e trasformazioni urbane hanno modificato la fruibilità della città rendendola più a misura d’uomo.
Il collegamento tra aeroporto, porto e stazioni ferroviarie, nonché con le aree turistiche più attrattive ha prodotto un sensibile miglioramento dell’accoglienza turistica.
In sintesi: la realizzazione della metropolitana di Napoli ha avuto importanti ricadute sociali e ambientali.
La dimensione del positivo impatto dell’opera è testimoniata anche da recenti studi indipendenti, secondo cui, ad oggi, le linee 1 e 6 contribuiscono a coprire il 47% del territorio cittadino, così che, in queste aree ogni abitazione disti al massimo 500 metri da una stazione con un collegamento diretto verso il centro storico.
LA CAPACITÀ TECNOLOGICA
La realizzazione della metropolitana di Napoli non sarebbe stata possibile senza l’uso di soluzioni ingegneristiche d’avanguardia, che oggi costituiscono un prezioso capitale di competenze proprie di MN.
Le significative pendenze tra le aree collinari e quelle vicino al livello del mare, in molti casi superiori al 5% – considerato il massimo per un trasporto ferroviario-, e la peculiare conformazione del sottosuolo urbano sono state affrontate con soluzioni tecnologiche divenute standard internazionali per questo tipo di opere.
La costruzione di alcune stazioni ha suscitato, infatti, l’attenzione di molte università, interessate a studiare le innovative tecnologie usate per costruire opere che raggiungono i 40 metri sotto il livello del mare e per realizzare scavi grandi come uno stadio di calcio.
La ricchezza archeologica del sottosuolo napoletano ha posto MN di fronte ad un’altra difficile sfida: recuperare, conservare e valorizzare l’enorme quantità di reperti ritrovati durante i lavori.
Anche in questo caso le tecniche adottate sono diventate oggetto di studio e hanno fatto della Metropolitana di Napoli una straordinaria ‘macchina del tempo’.
Le sue stazioni tracciano un emozionante percorso nella storia, che parte dal IV Millennio a.C. (Neolitico) e arriva fino ai giorni nostri.
LA BELLEZZA
La cura per la dimensione estetica delle opere da realizzare è un tratto identitario dell’approccio progettuale di MN.
Le stazioni della Metropolitana di Napoli sono ‘luoghi di bellezza’ dove è possibile apprezzare le opere di grandi artisti contemporanei come Sol Lewitt, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Jannis Kounnellis, Michal Rovner, Oliviero Toscani o Francesco Clemente e il genio creativo di archistar come Àlvaro Siza, Oscar Tusquets, Gae Aulenti, Massimiliano Fuksas, Dominique Perrault, Benedetta Tagliabue, Karim Rashid, Alessandro Mendini o Richard Rogers.
Non solo, sono ‘luoghi di bellezza’ anche per i resti del tempio dei Giochi Isolimpici di epoca romana, i bastioni angioini, i ritrovamenti di epoca aragonese, le tre navi romane ed i solchi dell’aratro del neolitico (tra i tanti straordinari ritrovamenti archeologici).
La metropolitana di Napoli propone una nuova esperienza di viaggio.
Nel segno dell’arte, dell’architettura e dell’archeologia.
IL FUTURO PROSSIMO
MN affronta il futuro facendo tesoro di un’esperienza pluridecennale.
Suo impegno prioritario sarà l’estensione della rete della Metropolitana di Napoli, che a breve raggiungerà l’aeroporto di Capodichino, conseguendo lo storico risultato di collegare aeroporto, stazione e porto.
Il consolidato expertise spingerà MN a confrontarsi anche con un mercato diversamente da quello comunale, proponendosi come player capace di operare in qualsiasi contesto.
Ad ispirarne l’azione sarà un obiettivo chiaro: costruire opere che rendano le città più vivibili, più belle, più a misura d’uomo.
prof. Paolo Carbone Presidente della Metropolitana di Napoli SpA